“Città della Pace”: dove sport e valori si fondono
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4 Giugno 2024La storia del Real Zigan è un'epopea di speranza e resilienza che prende vita ogni giovedì in uno dei campi da calcio del circolo sportivo romano Il Faro, illuminando le vite di giovani talenti provenienti dal campo Rom di Castel Romano, un tempo popolato da oltre un migliaio di persone e oggi, dopo il sequestro dell’area, solo da poco più di un centinaio. Guidati dalla passione per il calcio e dalla determinazione di un allenatore straordinario, questi ragazzi hanno trovato nel pallone non solo un modo per sfuggire alla noia e alle difficoltà quotidiane, ma anche una via per cercare il riscatto e l'inclusione sociale.
La nascita della squadra
L'iniziativa è nata dalla mente creativa del fumettista Gipi, affiancato dall'attore Valerio Mastandrea e dall'allenatore Enrico Zanchini. Insieme, hanno dato vita al Real Zigan, una squadra che va ben oltre il semplice campo da calcio: è un simbolo di speranza e cambiamento.
Il percorso dei ragazzi del Real Zigan è costellato di sfide e ostacoli, ma anche di piccoli e grandi successi. Mister Zanchini, figura chiave nell'allenamento e nella formazione dei giovani calciatori, accompagna i suoi ragazzi non solo nella crescita sportiva, ma anche nella lotta contri i pregiudizi e le discriminazioni.
Lo sport come trampolino per un futuro migliore
Molti di loro sono senza genitori e alle prese con problemi giudiziari, qualcuno studia, alcuni lavorano e altri no. Il più grande ha poco più di trent’anni, mentre il più giovane è un classe 2008. Non solo si tratta di una squadra di talento, ma anche di giovani desiderosi di trovare un loro posto nel mondo. Appartengono quasi tutti alla famiglia Hamidovic, a partire da Ricky, il portierone barbuto. Quando hanno iniziato a giocare molti di loro erano disoccupati e provenivano da studi interrotti, ma ora, grazie all’impegno costante di Gipi e di sua moglie Chiara, alcuni di loro hanno ripreso ad andare a scuola e altri hanno trovato un’occupazione. Lo sport per loro non è solo una passione condivisa, ma è anche una palestra di vita che insegna loro i valori del rispetto e della responsabilità, divertendosi e guadagnandosi migliori opportunità di vita.
L’esperienza del mister Zanchini non ha precedenti. In passato ha guidato una squadra di persone tossicodipendenti e una di persone con problemi di salute mentale. Il Real Zigan indossa maglie blu con la scritta sul petto “Cmon games”, disegnate da Toni e Alpacino – due dei nove giocatori – sotto la supervisione artistica del presidente Gipi.
Real Zigan: un esempio di resilienza e speranza
La realtà dei campi da calcio della Capitale non è però sempre così rosea. Gli episodi di odio e discriminazione, come i fischi oltraggiosi della partita Lazio-Napoli durante il minuto di silenzio nel Giorno della Memoria, o ancora la figurina di Anna Frank con la maglia giallorossa della Roma creata dalla sponda laziale, evidenziano quanto ancora ci sia da fare per combattere il razzismo nel mondo dello sport.
Il Real Zigan, con la sua storia di resilienza e determinazione, rappresenta una speranza per un futuro migliore, non solo per i suoi giocatori, ma per tutti coloro che lottano per l'inclusione sociale e il rispetto dei diritti umani. Attraverso il calcio, questi ragazzi stanno dimostrando che il vero riscatto può passare sì dal pallone, ma anche dall'impegno costante e dalla solidarietà di tutta la comunità.
Photo credits: Instagram Real Zigan