Restare in campo contro il razzismo: la storia dell’Untermais
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9 Marzo 2023Il giovane portiere della squadra ospite sviene dopo un contrasto. L’allenatore di casa, espulso in precedenza per proteste, si precipita in campo per salvare il giocatore. Succede nel Lazio, in un calcio lontano dai riflettori, che racconta una storia a lieto fine.
Giocatori e staff formano un cerchio attorno ad uno degli atleti rimasto a terra, compagni e avversari si scambiano sguardi di apprensione, le mani nei capelli, lo stadio in silenzio. Sono scene che purtroppo il mondo del calcio conosce bene, a tutti i livelli, e non sempre è seguito un lieto fine. Fortunatamente in questo caso il finale è positivo, il corso degli eventi di quelli che riportano il focus sui valori veri dello sport, valori che travalicano le rivalità sportive. È infatti lo stesso allenatore della squadra avversaria, in questo caso, a soccorrere il giocatore svenuto in campo.
È gennaio 2022. Lo scenario, la partita di Prima Categoria - Girone A, fra Cura di Vetralla e Allumiere. Nel corso del secondo tempo il portiere dell’Allumiere, il ventunenne Tiziano Galimberti, esce dai pali per fermare un attaccante del Cura. Lo scontro è violento, gamba contro viso e ad averne la peggio è proprio l’estremo difensore della squadra ospite. È lo stesso centravanti ad accorgersi che qualcosa non va e non conclude nemmeno a rete, con la porta vuota.
Tiziano resta a terra privo di sensi: il rischio è di soffocare, perché la lingua è rimasta di traverso, dopo l’impatto con l’avversario. Si parla di “avversari”, ma è lo stesso coach del Cura, David De Paolis, a precipitarsi in campo per soccorrere il portiere dell’Allumiere. De Paolis in realtà è stato espulso per proteste e si trova in tribuna con il padre. «Abbiamo entrambi seguito lezioni di primo soccorso» ricorda il mister, e così i due scendono sul terreno di gioco, i risultati e gli obiettivi stagionali che diventano improvvisamente irrilevanti di fronte alla necessità, di fatto, di salvare una vita.
Anche l’attaccante dell’Allumiere Marco Zimmaro, compagno di Tiziano, prende parte attivamente ai soccorsi. E sembra quasi di vedere i grandi campioni che si sono ritrovati a dover fronteggiare simili situazioni, come nel caso del difensore danese Simon Kjær, che soccorre e fa da scudo alle telecamere con i suoi compagni quando Christian Eriksen rimane privo di sensi in campo. Sono i casi in cui calciatori e calciatrici si accorgono di poter emulare ben più delle gesta sportive dei propri punti di riferimento, e gli stessi giocatori affermati si rendono conto di quanto il proprio esempio vada oltre ai fatti di campo.
Accade così che per qualche momento la visuale, solitamente fissa sul traguardo da raggiungere, si espande improvvisamente. Perché, come ricorda l’allenatore del Cura, «purtroppo non c’era nemmeno l’ambulanza che si era dovuta allontanare per un soccorso». Una storia già sentita, appunto. E allora sta allo staff e ai giocatori la necessità di intervenire, appellandosi al proprio senso di responsabilità, alla prontezza di spirito e alla competenza che si possiede.
Alla fine tutto è andato per il meglio: Tiziano viene ricoverato, ma in condizioni stabili e quasi subito cosciente, e poi dimesso. «Io non mi sono accorto di nulla. Solo dopo mi hanno detto che mister De Paolis è corso dalla tribuna con il padre per salvarmi la vita. Sono cose che a parole non è facile dire, e come fai? L’ho sentito per telefono, l’ho ringraziato, ma per quello che ha fatto non è sufficiente», racconterà in seguito il portiere. Un tifoso della Roma, che da sempre si ispira all’esempio di Alisson Becker, ex estremo difensore giallorosso e ora al Liverpool. Chissà che un giorno anche Tiziano non possa seguirne le orme.