Il calcio come rinascita: la storia di Alessandro Pighi
17 Luglio 2024Martin Castrogiovanni, tra rugby e inclusione
14 Agosto 2024
Nella finale del campionato nazionale di pallacanestro Under 15 tra Olimpia Milano e Dolomiti Energia Trento giocata il 9 giugno 2024 ad Anagni, si è verificato un episodio di fair play che ha lasciato tutti stupiti. Davide Losi, responsabile del settore giovanile di pallacanestro dell’Olimpia Milano, racconta con emozione quanto accaduto al termine della partita.
Il comportamento inaspettato della curva
"Era la finale del campionato nazionale: una partita tirata e combattuta fino all’ultimo, ma al tempo stesso molto corretta da parte di entrambe le squadre. Alla fine del match, dopo il fischio dell’arbitro e mentre i giocatori salutavano gli avversari, gesto comune e usuale nella pallacanestro alla fine di ogni partita, la curva del Trento, composta da una trentina di persone tra genitori, tifosi e amici, inaspettatamente ha iniziato a urlare 'Milano, Milano, Milano' applaudendo e chiamando i giocatori per congratularsi con loro. All’inizio non abbiamo capito, poi abbiamo realizzato e ci siamo diretti sotto la curva per salutare e ringraziare. C’è stato un piacevole scambio di abbracci e complimenti che ci ha colpito molto”. Questo gesto di rispetto è stato corrisposto dalla curva di Milano, e i ragazzi di Trento hanno sfilato sotto la curva in un clima di grande sportività.
Un gesto spontaneo di grande valore
Davide Losi ha descritto questo episodio come "un gesto non richiesto, non scontato e perciò ancor più di valore", spiegando che, mentre molte azioni sportive sono guidate dalla tradizione e dall'abitudine, quello che è accaduto è stato un atto spontaneo e inaspettato. Questo gesto ha dato un nuovo valore alla partita e ha dimostrato il vero spirito del fair play. Losi sottolinea come, nel mondo della pallacanestro, esistano già molti piccoli atti di fair play, come fermarsi quando un avversario si fa male o chiedere come sta a un atleta alla fine della partita. Tuttavia, episodi come quello della finale dimostrano che il fair play può emergere in modi imprevedibili e significativi.
La lezione per i ragazzi
L’episodio ha avuto un impatto profondo sui ragazzi coinvolti. I giovani atleti sono rimasti stupiti e contenti del gesto, che è stato molto apprezzato anche dalle loro famiglie. Losi riflette sul fatto che, sebbene vincere sia importante, il vero valore dello sport risiede anche nel riconoscere e apprezzare l’impegno degli avversari. A dimostrare questa filosofia è stato l’episodio accaduto a quattro ragazzi dell’Olimpia Milano che avevano partecipato ai mondiali under 17 e perso la finale contro gli Stati Uniti. Losi, al termine della partita, ricorda di aver loro scritto: “Non avete perso, ma avete vinto un argento meraviglioso!” Questo messaggio serviva proprio a mostrare l'importanza di celebrare il risultato ottenuto qualunque esso sia, anche se non si tratta di una vittoria.
Il ruolo dei genitori
Losi, infine, ha evidenziato il ruolo dei genitori nello sport giovanile, sottolineando che il loro comportamento è spesso influenzato dalla cultura. Spiega che nella società odierna, è fondamentale educare i genitori a comportamenti sportivi corretti. “Noi siamo una società che i genitori li fa sentire parte del sistema. Quasi sempre a inizio anno facciamo delle riunioni con le famiglie in cui spieghiamo che è necessario che anche loro si allineino con il nostro stile, il nostro credo e i nostri valori. Diciamo loro che possono fare un tifo sfegatato per i propri figli e le proprie figlie alle partite, senza mai però mancare di rispetto agli avversari, e talvolta accettando le provocazioni senza rispondere”. Losi ritiene che se tutte le società sportive seguissero questo approccio, il mondo dello sport potrebbe diventare migliore.
Una lezione di sportività
Essere avversari in campo non significa essere nemici, e l’episodio della finale tra Olimpia Milano e Dolomiti Energia Trento ne è una chiara dimostrazione, una vera e propria lezione di fair play per tutti. "Spero che gesti come questo possano diventare un esempio per tutti – conclude Losi –, rafforzando così il vero spirito della pallacanestro e dello sport in generale".
Photo credits: Miriam Toson