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6 Dicembre 2023Gli anni magici a Bergamo, la depressione e poi la ricerca della serenità a Maribor. E la sorpresa dei suoi ex tifosi dell’Atalanta.
Josip Ilicic è sbarcato in Italia, più precisamente a Palermo, nel 2010. Già con la maglia rosanero aveva incantato la serie A con le sue giocate. Dopo l’esperienza sull’isola si trasferisce a Firenze. Con la Viola, però, mostra solamente sprazzi del suo talento e raggiunge la vera maturità calcistica con l’Atalanta di Gasperini. A Bergamo delizia il pubblico con prodezze d’alta scuola, basti pensare al gol da centrocampo contro il Torino. Nel 2020 però la magia si spegne e Ilicic sparisce dai riflettori. Se ne dicono e scrivono tante ma c’è una sola verità: la depressione. Lo sloveno ha raccolto più volte i cocci dei suoi problemi e più volte ha provato a ritornare competitivamente in campo. Ha capito che doveva fermarsi e ripartire da un ambiente più tranquillo come il Maribor, il club che lo aveva lanciato tra i grandi. I tifosi della Dea però non si sono mai dimenticati di lui, gli sono sempre stati vicini e recentemente gli hanno anche fatto una sorpresa. Una storia che insegna il valore della cura e dell’attenzione per la salute mentale, anche ai massimi livelli agonistici.
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Gli anni a Bergamo e la depressione
Il 5 luglio 2017 Josip Ilicic passa a titolo definitivo dalla Fiorentina all’Atalanta, è l’inizio della consacrazione calcistica dello sloveno. Sono anni in cui la Dea, dopo anni di progettazione, si ritrova ai massimi livelli del calcio italiano ed europeo. Ilicic è nel posto giusto e con Gasperini rende al meglio. A inizio 2020 – però – cambia tutto. L’Italia viene colpita dalla pandemia di Covid-19. Il mondo si ferma, la Penisola è in lockdown. A Bergamo le strade sono deserte e desolate, i camion dei militari trasportano bare e le sirene delle ambulanze suonano in continuazione: Ilicic ne soffre. Alla ripresa del campionato non è più lo stesso, non è brillante, non è lucido, non è lui. Torna in Slovenia con la moglie, mettendo a tacere anche le dicerie sui tradimenti da parte di quest’ultima. Il 17 ottobre 2020, dopo tre mesi, torna a giocare una partita da titolare. Il capitano Alejandro Gomez, alla fine dello stesso mese, dichiara all’emittente argentina Tyc Sports che il compagno di squadra – dopo aver contratto il Covid-19 – sta attraversando un periodo di depressione.
Ilicic supera il momento buio e torna sul rettangolo verde: gioca e segna (a 260 giorni dall’ultima volta) ad Anfield contro il Liverpool. Nel ritiro estivo poi fa di tutto per restare. Gasperini, la piazza e la società gli danno fiducia. Comincia con il piglio giusto: doppietta all’Empoli e gol in Champions League al Manchester United. Poi però i mostri tornano, è di nuovo buio nella sua vita. A dicembre 2021 sparisce di nuovo dai radar e dal campo: la depressione ha ri-bussato alla sua porta. Mister Gasperini è conscio della gravità della situazione e non sa quando riuscirà a recuperare il suo giocatore. Le difficoltà dello sloveno sono personali e infatti “Gasp” decide di parlare della questione una sola volta davanti: «Non mi fa piacere parlare di questa situazione. Posso dirvi però che lo aspettiamo tutti. La sua situazione a volte ha degli alti e bassi, in questo momento ha avuto nuovamente qualche problema. Ha voglia di fare e di ripartire sempre. È chiaro che c’è la persona e c’è il calciatore. In questo momento noi dobbiamo pensare alla persona e forse la cosa migliore è lasciarlo stare e parlare poco». Quell’anno di Ilicic più nessuna traccia, fino all’ultima giornata quando Gasperini, a dieci dalla fine, lo mette in campo per tributargli un omaggio da parte della gente di Bergamo. La tifoseria lo saluta con uno striscione: «Grazie di tutto Ilicic 72».
La sorpresa dei suoi tifosi
Per Ilicic è stata dura: ha smesso di fare il calciatore, è perso forma fisica, ha mentalmente mollato, per poi risollevarsi piano piano, passo dopo passo. Nonostante l’interesse di squadre di serie A, come Verona e Bologna, che credevano ancora in lui e volevano “recuperarlo”, ha deciso di tornare a casa, al Maribor, dove tutto era iniziato.
A fine ottobre i supporters dell’Atalanta, impegnati in Europa League contro il Graz, hanno deciso di deviare il pullman e allungare di una ventina di chilometri in direzione Maribor, per salutare il loro vecchio pupillo. Per fargli sentire ancora la loro vicinanza e il loro supporto contro uno dei demoni più difficili da combattere. La sorpresa ha lasciato Ilicic senza parole, poi ha ringraziato gli atalantini per il bel gesto. Cori, foto, firme, autografi e parole di conforto non sono mancate. A Bergamo lo vorrebbero ancora in molti; la vera speranza, però, più che un ritorno in nerazzurro, è che il “mostro” sia andato via per sempre.
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