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Pensare a vincere è l’essenza del professionismo, ma una grande popolarità comporta grandi responsabilità. Sono tanti i ragazzi e le ragazze che, ammirando le gesta dei loro beniamini, cercano di imitarle, nel bene e nel male. Eppure, tra tanti esempi negativi, sono quelli positivi a ispirare i più giovani. Lo hanno dimostrato due ragazzi di cui vi raccontiamo la storia: si chiamano Filippo e Matteo, il primo attaccante del Brembate Sopra (Bergamo) under 17, il secondo portiere dell’Eracle Calcio (Como).
L'esempio dei giovani
Durante una partita giocata lo scorso anno, mentre la sua squadra è in attacco, Filippo Dezza entra in area e cade a terra. Per l’arbitro non c’è dubbio: calcio di rigore. Sarebbe facile per Filippo restare in silenzio, accettare la decisione che, molto probabilmente, avrebbe consegnato alla sua squadra un comodo vantaggio. Invece fa la scelta giusta. Si rialza e va a parlare con il direttore di gara spiegandogli che è semplicemente scivolato, non c’è stato nessun contatto. L’arbitro rivede la propria decisione e la partita riprende dallo zero a zero.
Mattia Martinelli, invece, segue le orme del papà e gioca in porta. Nel corso di una partita, sempre dello scorso anno, durante un’azione concitata la palla entra in porta ma l’arbitro non se ne accorge e fa continuare a giocare. Mattia allora va a parlargli, spiegandogli l’accaduto: gli avversari avevano segnato. Tra gli sguardi attoniti del pubblico, il punteggio viene corretto. Tra qualche compagno arrabbiato, che avrebbe preferito che Mattia stesse zitto, e qualche sguardo stupito degli avversi, c’è però lo sguardo fiero del papà, che lo ha accompagnato qualche tempo dopo a ritirare il premio Fair-Play Panathlon 2021.
Il calcio dei grandi
Tra gli esempi di estremo fair play più eclatanti degli ultimi anni, c’è il Leeds allenato dall’argentino Marcelo Bielsa. È il 2019, finale di stagione: durante una partita determinante per la promozione in Premier League, contro l’Aston Villa, la squadra del “Loco” riesce a segnare un gol senza però accorgersi che un avversario era rimasto a terra. Bielsa si alza dalla panchina e inizia a parlare ai propri giocatori. Vince le resistenze di alcuni componenti della difesa riuscendo a far prevalere la propria filosofia. Alla ripresa del gioco il Leeds rimane immobile e lascia segnare gli avversari, rimettendo la partita in parità.
Un episodio più recente vede come protagonista Andrea Belotti, allora centravanti del Torino. Contro l’Atalanta, in una fredda giornata d’inverno, i granata sono sotto di tre gol, senza essere riusciti a segnare nemmeno una rete. La squadra piemontese però non demorde e continua a giocare. Belotti riceve palla quasi al limite dell’area, fa per partire verso la porta ma cade a terra. L’arbitro fischia punizione dal limite e ammonisce Romero, il difensore dell’Atalanta che marcava l’attaccante in quell’azione. Belotti però è scivolato, non ha subito fallo, e cerca subito di comunicarlo al direttore di gara, che dopo aver sentito le ragioni dell’attaccante, revoca l’ammonizione. Il Torino restituisce palla agli avversari, ma il karma gira, e i granata, con tanto di gol di Belotti, riescono a rimontare e a strappare un pareggio.